Cosa vedere a Cagliari: 10 luoghi da visitare

Cagliari, è una città ricca di fascino, storia e cultura, una città a misura d’uomo, con il suo clima piacevole, perfetta per essere visitata in ogni stagione. Spesso, però, è sottovalutata ed utilizzata solo come base d’arrivo per raggiungere alcune delle spiagge più belle del sud della Sardegna. Cagliari è, invece, una città, dalle mille sorprese, capace di offrire panorami mozzafiato. Costruita su sette colli, proprio come Roma, Praga o Istanbul, sembra quasi toccare il cielo con le sue torri difensive, che guardano al Mediterraneo. Ogni colle della città rappresenta un quartiere, che presenta le sue peculiarità e tradizioni. La città è, oggi, suddivisa in 31 quartieri, ma sono 4 quelli comunemente indicati come quartieri storici (di origine medioevale), luoghi dove viene custodita la storia della città: Stampace, Castello (Casteddu in sardo), Villanova e Marina. Ecco un itinerario alla scoperta dei 10 luoghi più belli da vedere a Cagliari:
  1. Palazzo Civico (Quartiere Stampace)
  2. Torre dell’Elefante (Quartiere Castello)
  3. Torre di San Pancrazio (Quartiere Castello)
  4. Cittadella dei Musei (Quartiere Castello)
  5. Cattedrale (Quartiere Castello)
  6. Bastione di Saint Remy (Quartiere Castello)
  7. Quartiere Villanova
  8. Quartiere Marina
  9. Castello di San Michele
  10. Poetto

QUARTIERE STAMPACE

1. Palazzo Civico

Un itinerario alla scoperta dei quartieri e delle bellezze di Cagliari, non può che partire dal quartiere Stampace, situato nei pressi del porto e della stazione ferroviaria,  tra i monumenti spicca il Palazzo Civico, sede del Municipio. Un edificio monumentale, ma al contempo elegante, in pietra calcarea bianca, di inizio Novecento, in stile gotico aragonese, con decori in stile Liberty, sulla sommità svettano due torri monumentali, a prima vista mi ricorda il Palacio de Cibeles di Madrid. Cagliari-41 Al palazzo si accede attraverso un cortile interno, da qui tramite una scalinata, si può salire ai piani superiori. Cagliari-181 Secondo l’originale progetto il cortile, era coperto da una volta in ferro e vetri, che fu distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il quartiere Stampace, fondato dai Pisani nel XIII secolo, che lo dotarono di un piccolo sistema di fortificazione, di cui oggi la testimonianza più evidente è la Torre dello Sperone, una torre medievale di Cagliari, attraversata, alla base da un portico, tra via Portoscalas e via Ospedale, adiacente alla Chiesa di San Michele. Cagliari-142
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Chiesa di San Michele
A breve distanza sorge la Chiesa Collegiata di Sant’Anna, caratterizzata da due campanili, le cupole verdi e preceduta da una possente scalinata. Alla chiesa è legato a un modo di dire tipicamente cagliaritano, Sa fabbrica de Sant’Anna (“La costruzione di Sant’Anna”), utilizzato in modo sarcastico per etichettare un qualcosa di interminabile, facendo riferimento alla lunghissima e travagliata storia legata alla sua costruzione. Cagliari-1 Il quartiere Stampace si sviluppa intorno a due vie principali:
  • Corso Vittorio Emanuele II, in parte pedonale, dove si possono trovare tanti bar e ristoranti.Cagliari-139
Lo Zio Tom  è un piccolo, ma accogliente, locale, con cucina a vista, all’esterno vi sono anche alcuni tavolini, specializzato nella preparazione di ravioli e pasta fresca. Potrete scegliere tra numerosi formati di pasta fresca e tra diversi ripieni dei ravioli, da abbinare a sughi a piacere. Io ho scelto dei ravioli con patate, menta e pecorino conditi con il sugo alla campidanese, un sugo di pomodoro tipico della tradizione sarda, arricchito con la salsiccia fresca e zafferano. La pasta è freschissima e fatta a mano. Cagliari-Zio-Tom-2 Potrete, poi, concludere il vostro pranzo o cena, con delle mini seadas, uno dei dolci sardi più conosciuti: dei ravioli realizzati con una sfoglia a base di farina di semola, strutto e acqua, farciti con del pecorino sardo, fritti in olio bollente e cosparsi con miele locale oppure provare la seardula, un’invenzione di Zio Tom, all’esterna sembra una seada, mentre all’interno vi è il ripieno della pardula, un altro dolce tipico sardo a base di ricotta di pecora, zafferano e scorza di limone.
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Mini Seada
  • Largo Carlo Felice, con la statua del sovrano, al termine del quale sorge Piazza Yenne, una delle piazze storiche più importanti di Cagliari.
Cagliari-143 Prima di andare alla scoperta del quartiere Stampace, una deviazione per fare colazione e iniziare la giornata con la giusta caria di energia, presso il Caffè Svizzero, uno dei caffè storici di Cagliari, aperto dal 1880. Cagliari-Caffè-Svizzero-10 Un locale estremamente ricco dal punto di vista artistico, tra oggetti d’epoca con grandi volte in pietra, gli arredi originali, in pregiato legno, antichi lampadari, espositori di caramelle e alle pareti stampe, risalenti a fine del 1800/inizio del 1900. Cagliari-Caffe-Svizzero-4 Cagliari-Caffe-Svizzero-2 Cagliari-Caffe-Svizzero Cagliari-Caffè-Svizzero-4 Il Caffè Svizzero, eletto, dalla Guida Bar d’Italia 2022 del Gambero Rosso, il miglior bar della Sardegna, ha uno stile inconfondibile, appena varchi la sua soglia hai l’impressione di entrare in un salotto della Belle Epoque, un ambiente accogliente e quasi fuori dal tempo, caratterizzato da un’atmosfera rilassata e rétro, ideale non solo per colazioni (il Caffè Svizzero propone una pasticceria di ottima qualità tra cui i cannoncini alla crema, realizzati con una sfoglia che si scioglie letteralmente in bocca e una crema leggera, o la veneziana, una brioche morbida, cotta al forno, che presenta un incavo, nella parte superiore, farcita con crema pasticceria), ma anche per brunch o un aperitivo, il tutto caratterizzato da un servizio elegante e professionale. Cagliari-Caffe-Svizzero-5 Da qui ci si può dirigere verso Piazza Yenne. Piazza Yenne Chiamata in origine Piazza San Carlo, in onore del re di Sardegna, Carlo Felice, (la cui statua sorge nelle immediate vicinanze) la piazza, a partire dalla seconda metà del 1800, cambiò denominazione in “Piazza Yenne” in onore del viceré, il marchese Ettore Veuillet d’Yenne, che ne volle la costruzione. La piazza, racchiusa da eleganti palazzi ottocenteschi e rigogliosi alberi, oggi, come allora, è il cuore pulsante della vita cittadina, ricca di bar e ristoranti. Cagliari-93 Cagliari-5 Passando accanto al Mercato di Santa Chiara, si giunge alle scale più famose di Cagliari, quelle di Santa Chiara. Cagliari-4 Cagliari-3 Scalette di Santa Chiara  Poste a lato della Chiesa di Santa Chiara, una piccola chiesa, risalente alla fine del XVII secolo, le scalette di Santa Chiara, sono formate da 98 gradini irti e ripidi che collegano due quartieri storici di Cagliari: Stampace e Castello. Ogni cagliaritano ha percorso almeno una volta nella vita queste scalette. Cagliari-Scalette-Santa-Chiara Cagliari-4 Per chi volesse evitare la fatica della scalinata può prendere l’ascensore situato accanto alla chiesetta. Le scalette di Santa Chiara permettono di raggiungere la zona che, attraverso la Torre dell’elefante, conduce al bastione di Santa Croce e al quartiere Castello.

QUARTIERE CASTELLO

Tra i quartieri storici cagliaritani, il più conosciuto è sicuramente quello di Castello, un tempo residenza dei nobili sardi e delle famiglie benestanti, con le sue stradine tortuose che conducono ai monumenti più belli di Cagliari, gioielli architettonici e storici di inestimabile valore: come la Cattedrale, la Torre dell’Elefante e di San Pancrazio, la Cittadella dei Musei, la Cattedrale e il Bastione di Saint Remy. Il quartiere Castello fortificato nel corso del tempo, in particolare dai Pisani, dagli Aragonesi e dagli Spagnoli, fu scelto come punto d’appoggio da autorità militari, religiose e civili. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale vi furono trasferite anche le postazioni delle principali istituzioni sarde.

     2) Torre dell’elefante

La torre dell’elefante, che segna l’ingresso al quartiere Castello, è la seconda torre medievale più alta di Cagliari (dopo la Torre di San Pancrazio). Cagliari-98 Realizzata in calcare bianco, tipico delle cave di Bonaria, fu chiamata, così, per la presenza sul lato sud, al di sopra dell’arco di ingresso, a circa un terzo dell’altezza, di una scultura in marmo, a tutto tondo, raffigurante un elefante. Cagliari-99 Secondo alcuni, invece, il nome della torre deriverebbe dall’antico nome dell’attuale Via Stretta, chiamata, in epoca pisana, Ruga Leofantis. Una strada lunga e stretta, ancora poco conosciuta, ma particolarmente suggestiva: perché vi sono tantissime piante e fiori. L’idea di abbellire la strada piante, fiori, sedie colorate e particolari installazioni fu del professore Giorgio Durli, scomparso nel 2019, che abitava proprio nella via. Cagliari-102 Cagliari-105 Cagliari-103 La Torre dell’elefante rappresenta la parte meglio conservata delle fortificazioni erette dai Pisani intorno a Cagliari tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo. La Torre, alta 31 metri da un lato e 42 sul lato di via Cammino Nuovo, è divisa in quattro piani su soppalchi di legno, ben visibili dalla strada sottostante e ricostruiti durante l’ultimo restauro, alla metà del 1980. Cagliari-101 Bastione di Santa Croce  A pochi passi dalla Torre dell’Elefante, si trova il Bastione di Santa Croce comunemente chiamato di cagliaritani bastione di “Santu Juanni”. Da qui potrete ammirare una delle più belle viste dall’alto della città. Cagliari-107 Cagliari-148 Sul Bastione di Santa Croce, a picco sulle mura di cinta del quartiere Castello, sorge anche il complesso di costruzioni, erroneamente conosciuto come “Ghetto degli Ebrei”. Oggi, dopo un complesso restauro, ad opera del Comune di Cagliari, è diventato un centro culturale polifunzionale che ospita mostre, convegni e concerti.Cagliari-169 Cagliari-14 L’impropria denominazione del Ghetto degli Ebrei è legata al fatto che, a poca distanza, sorgeva La Giudaria, ovvero il quartiere ebraico, dove anticamente gli ebrei vivevano ed esercitavano liberamente i propri commerci. Qui vi avevano costruito anche la propria sinagoga, demolita e in parte sostituita dall’attuale Basilica di Santa Croce.
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Basilica di Santa Croce
Gli ebrei, infatti, abitarono nel quartiere Castello fino all’Editto, del 1492, emanato dai re cattolici di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona, che, portò all’espulsione delle comunità ebraiche da tutti i regni spagnoli e dai loro possedimenti. Il Bastione di Santa Croce si anima soprattutto alla sera, quando diventa uno dei punti della movida cagliaritana, qui potrete sorseggiare un aperitivo ammirando lo spettacolo di Cagliari dall’alto: un dedalo di vie cittadine ed all’orizzonte il blu intenso del mare. Continuando la salita si raggiunge Piazza Arsenale, tra Porta Cristina e Piazza Indipendenza, come ricorda il nome, questa piazza fu sotto i Savoia, adibita a quartiere militare. Cagliari-1 Porta Cristina dà accesso alla torre di San Pancrazio e alla ”Cittadella dei musei”, semidistrutta, durante i bombardamenti aerei subiti dalla città nel 1943. Cagliari-16 Cagliari-18  

     3) La torre di San Pancrazio

La Torre di San Pancrazio, la più alta della città, costruita per volere dei Pisani, è divisa in quattro piani su soppalchi di legno, ha un’altezza massima di 37 metri. I suoi tre massicci portoni e le due pesanti saracinesche proteggevano l’ingresso nord del Castello. Il nome della torre deriva probabilmente dall’antico nome dell’attuale Chiesa di San Lorenzo, dedicata in epoca pisana a San Pancrazio. Cagliari-28 Anche questa, come la torre dell’Elefante, è realizzata per 3 lati di calcare bianco di Bonaria sui quali si affacciano sottili feritoie, mentre il quarto, rivolto verso il quartiere di Castello è aperto e mostra i diversi piani costituiti da ballatoi di legno. Entrambe le torri, originariamente costruite per difendere Cagliari dalla minaccia degli Aragonesi, vennero, in seguito, adibite ad altre funzioni tra cui magazzino, polveriera, armeria e anche prigione.  

     4) Cittadella dei Musei

Ritornando sui propri passi si accede all’area conosciuta come Cittadella dei Musei, un complesso di edifici che si sviluppano intorno ad una corte centrale. Nell’area sono presenti anche delle zone verdi dove è possibile effettuare una piacevole sosta e ammirare uno splendido panorama sulla città. Cagliari-22 Trovandosi sulla sommità di uno dei colli di Cagliari è possibile godere di una magnifica vista a 360° su tutta la città! Cagliari-2 Nella zona un tempo conosciuta come “Regio Arsenale” in origine vi erano le scuderie, i depositi di munizioni, le caserme, oltre ad una grande fonderia per la costruzione di armamenti, dove, fu realizzata anche la statua di Carlo Felice situata in Piazza Yenne. Verso la fine del 1800 il Regio Arsenale fu trasformato in distretto militare e mantenne questo uso fino agli anni Venti del Novecento. Divenne, poi, caserma militare, intitolata all’eroe Eligio Porcu, scomparso nel corso della Prima Guerra Mondiale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale il quartiere militare fu seriamente danneggiato dai bombardamenti, iniziò un lungo periodo di abbandono e degrado, interrotto solo nel 1950, quando, per iniziativa dell’Università degli Studi di Cagliari, si decide di ampliare la sede del Museo Archeologico e della Pinacoteca, per realizzare l’attuale Cittadella dei musei, oggi, il maggior complesso museale della Sardegna. La Cittadella dei Musei ospita, infatti, oltre al Dipartimento di Scienze archeologiche e storico-artistiche dell’Università degli Studi di Cagliari (che include anche la Cappella dell’arsenale, conosciuta con il nome di Chiesetta di Santa Barbara di cui rimane solo la facciata con il portale in calcare scolpito, in cima al quale troneggia un gruppo scultoreo di Santa Barbara) anche:
  • il Museo Archeologico Nazionale, inaugurato negli Anni Novanta del Novecento, dove è possibile compiere un excursus della storia sarda, dal neolitico fino all’alto medioevo. La collezione è stato impreziosita dai Giganti di Mont’e Prama delle grandi sculture in pietra, risalenti alla civiltà nuragica, ritrovate, nel 1974, durante gli scavi archeologici effettuati in località Mont’e Prama nel Sinis di Cabras.
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  • La Pinacoteca Nazionale che ospita dipinti di artisti sardi dal Cinquecento al Novecento, di scuola genovese, napoletana e romana. Il patrimonio di dipinti è arricchito da una preziosa collezione etnografica composta da circa 1300 pezzi (per motivi di spazio esposti a rotazione), databile tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, che comprende mobili (tra cui cassapanche, cestini), gioielli in oro e argento, armi da fuoco e bianche, del XVIII-XIX secolo, tra cui archibugi, sciabole, ma anche stemmi nobiliari, tessuti e ricami.
  • La Collezione delle Cere Anatomiche di Clemente Susini, una fra le più interessanti collezioni di cere anatomiche esistenti al mondo.
  • il Museo civico d’arte Siamese (MAS) che ospita la più grande galleria di opere d’arte siamesi di tutta Europa. Il Museo è intitolato al collezionista cagliaritano Stefano Cardu che, nel 1914, donò alla città tutti gli oggetti  che aveva raccolto nei suoi numerosi viaggi nel Siam (l’attuale Thailandia) e in tutta l’Indocina.
Tappa successiva di un itinerario alla scoperta dei più bei luoghi di Cagliari non può che essere la Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia.

       5) La Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia

La Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia, o semplicemente Duomo di Cagliari, situata nella bellissima Piazza Palazzo, è sicuramente il monumento più importante del quartiere Castello, affiancato a Palazzo Regio e all’antico Palazzo di città. Cagliari-30 Arrivando a Cagliari in aereo, è quasi impossibile non notare la sua imponente cupola ottagonale che svetta sul quartiere Castello. Eretta dai Pisani, nel XIII secolo, sulle rovine dell’antica chiesa di Santa Cecilia, la Cattedrale di Cagliari si presenta come un connubio di diversi stili architettonici: il campanile a pianta quadrata del Duecento, l’edificio originario romanico di epoca pisana modificato nel corso del Seicento e Settecento, e la facciata neoromanica risalente agli anni Trenta del secolo scorso. L’interno della cattedrale è un vero e proprio scrigno: custodisce al suo interno preziosità e reliquie, che raccontano sette secoli di storia della città. Cagliari-32 Varcata la soglia della chiesa si viene rapiti dalla bellezza delle cappelle, con volta a botte del sacrario, scavato nella roccia viva e rivestito di marmi policromi e decorazioni di stucco barocche. All’interno della cappella aragonese del SS. Sacramento vi è, poi, conservata una preziosa reliquia: la sacra Spina, una piccola spina che si ritiene sia appartenuta alla corona di Gesù. Sotto i pavimenti marmorei del duomo si estendono, poi, diversi ambienti sotterranei, la maggior parte non visitabile. La parte più nota, l’unica attualmente visitabile, è il Santuario Sotterraneo dei Martiri, una cripta, scavata interamente sulla viva roccia, fatta costruita per volontà dell’arcivescovo Francisco D’Esquevel, con decorazioni di stucco barocche, di tipo siciliano, che conserva, in tre cappelle, 179 nicchie le reliquie dei martiri cagliaritani. Una curiosità: all’interno della Cattedrale, vi è una tela raffigurante la Madonna Immacolata col Bambino, conosciuto anche come della Madonna degli Stamenti, (lo stamento era ciascuno dei rami dell’antico parlamento sardo) davanti alla quale i rappresentanti del Parlamento sardo giuravano, a nome di tutto il regno di Sardegna, di difendere e insegnare la purissima Concezione di Maria. Il Palazzo di Città Proprio accanto la Cattedrale di Cagliari sorge il Palazzo di Città, risalente al 14° secolo, che dal Medioevo fino ai primi anni del 1900 fu sede del municipio. Cagliari-166 Nel 1896 durante una riunione del Consiglio Comunale si decretò, infatti, il trasferimento del Comune presso il Palazzo Civico, in via Roma, situato nell’area antistante il porto. Cagliari-42 Oggi Palazzo di Città è una delle sedi espositive dei Musei Civici di Cagliari, oltre ad un’area espositiva per mostre temporanee dedicate all’arte contemporanea o alla fotografia, al suo interno ospita anche una mostra permanente, dove è esposta una collezione di oggetti, tessuti e dipinti sardi appartenenti al Fondo Etnografico Manconi Passino, al Fondo Ceramico della Collezione Ingrao e al Fondo d’Arte Sacra della Collezione Ingrao.Nel quartiere Castello, sorge anche un altro dei simboli di Cagliari il Bastione di Saint Remy.

      6) Il Bastione di Saint Remy

Porta d’accesso al quartiere Castello, nel cuore della città vecchia, è una delle fortificazioni più importanti di Cagliari e una tappa obbligatoria per chi visita la città. Costruito sulle antiche mura della città, deve il suo nome al primo viceré piemontese, Filippo-Guglielmo Pallavicini, barone di Saint Remy. Cagliari-37 E’ un edificio imponente e scenografico, che si affaccia su piazza Costituzione, all’incrocio di due strade commerciali via Garibaldi e via Manno, composto da colonne in calcare di colore bianco e giallo, con capitelli in stile corinzio. Il Bastione di Saint Remy è uno dei complessi monumentali più maestosi della città, nonché un prestigioso spazio espositivo. Da Piazza Costituzione le due scalinate in marmo, una a destra e una a sinistra, portano prima in un pianerottolo, sotto un grande arco, che domina tutta la costruzione. Cagliari-36 La doppia rampa si interrompe nella Galleria Umberto I, comunemente conosciuta come Passeggiata coperta. Fu ristrutturata dopo i danni causati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che distrussero gran parte della città, danneggiando circa 70% del patrimonio culturale. Utilizzata dapprima come sala dei banchetti, nel corso degli anni ha avuto diverse destinazioni d’uso, diventando prima infermeria, poi, sede scolastica, ed, infine, sede di mostre. Oggi, infatti, dopo un accurato restauro, la passeggiata coperta è uno spazio culturale che ospita soprattutto mostre artistiche. Qui link per prenotare i biglietti delle Passeggiata coperta. Cagliari-112 Vi è, poi, un’ ulteriore scala, con due rampe circolari, che conducono fino alla terrazza Umberto I, uno dei punti panoramici più belli di Cagliari, da cui si può godere di un magnifico panorama su sulla città e verso il mare, si arriva a scorgere, fino la Sella del Diavolo e il Golfo degli Angeli. Cagliari-109 Cagliari-113 Dalla terrazza Umberto I si raggiunge anche Bastione di Santa Caterina, semidistrutto dai bombardamenti del 1943, dove un tempo sorgeva il convento delle Domenicane, e teatro, durante il governo spagnolo, della congiura che portò alla morte del marchese di Camarassa, viceré di Sardegna. Cagliari-108 Per accedere alla terrazza Umberto I, potete percorrere tutta la suggestiva scalinata del bastione di Sant Remy oppure utilizzare l’ascensore situato al Giardino Sotto le Mura, dove oltre le mura di Castello potrete ammirare alcune delle sculture dell’ artista Pinuccio Sciola. Cagliari-149 Da qui, ci si può poi, dirigersi verso il Quartiere Villanova.  

     7) Quartiere Villanova

Una piccola città nel cuore di Cagliari, a due passi dal Bastione di Saint Remy: stradine acciottolate, case basse con facciate colorate, finestre piene di fiori, piazzette tranquille. Cagliari-124 Cagliari-130 Un tempo nel quartiere risiedevano i contadini provenienti dalla pianura del Campidano, in seguito venne popolato anche da numerosi artigiani (tra cui falegnami e fabbri) che vi stabilirono anche le proprie botteghe. Alla fine del XIII secolo, infatti, il quartiere di Villanova era considerato quasi come un paese a sé stante al fianco della città. Anche oggi il quartiere, sebbene sia il quartiere più recente tra i quattro storici di Cagliari ha un’anima propria, un’anima “rurale” con le sue case basse e uniformi, che si distinguono dai bastioni e dalle grandi mura della città. Un quartiere affascinante, che mantiene vive le sue tradizioni, dove perdersi tra le strette stradine, decorate dagli stessi abitanti con fiori e piante. Ogni anno, si svolge la rassegna culturale “Balconi fioriti a Villanova”, durante la quale si premia il balcone con la migliore decorazione floreale. Cagliari-125 Cagliari-126 Le strade colorate più belle del quartiere di Villanova sono Via San Giovanni e Via Piccioni, qui senza fretta potrete passeggiare in un’oasi di pace e relax, dove il tempo sembra essersi fermato tra piante e fiori colorati, ma anche libri gratuiti da scambiare, decorazioni e specchi antichi. Cagliari-122 Cagliari-119 Cagliari-127 Cagliari-128 Cagliari-121 Nel quartiere il tempo sembra esser scandito solo dai rintocchi dei campanili delle sue magnifiche chiese e conventi. Cagliari-120 Le chiese del quartiere Villanova si animano, soprattutto, per i riti della settimana santa, e i suoi stretti vicoli sono abbelliti da tante piante che qui creano un mix perfetto tra colori, natura e sensazioni di pace e benessere. Nel quartiere Villanova si trova anche una delle strade principali di Cagliari, Via Sulis, elegante e centrale, con boutique e locali rinomati, vinerie, cocktail bar e negozi di prodotti artigianali. Cagliari-118

      8) Il Quartiere Marina

Costruito tutto intorno al porto di Cagliari, il Quartiere Marina, fondata dai pisani nel XIII secolo e inizialmente era conosciuto come Lapola o La Pola (termine di significato incerto, probabilmente identificava una banchina o altra parte del porto) è il cuore pulsante della città, un tempo abitato da pescatori e commercianti, tra le sue strette stradine si respira ancora il sapore degli antichi borghi di mare. Cagliari-43   Tra palazzi storici, chiese antiche e negozietti, potrete visitare la Chiesa di Sant’Eulalia, eretta dai Catalani, nel punto in cui si trovava la torre pisana di Lapola (antico nome del quartiere Marina) e la chiesetta di S.Maria del Porto. Nel quartiere marina si trova anche i ruderi della Chiesa di Santa Lucia, la più antica di Cagliari che sopravvisse a tanti secoli e anche ai bombardanti del 1943, ma che fu demolita parzialmente nel 1947 per motivi urbanistici e pare di speculazione edilizia. Non si tenne in conto il valore storico e architettonico del luogo, e fu abbattuta per lasciare spazio ad una  piazza non venne mai realizzata. Cagliari-45 Nel quartiere sorge, inoltre, la Chiesa monumentale di Sant’Agostino, uno dei rari esempi di architettura ispirata ai canoni rinascimentali presenti in Sardegna, eretta verso la fine del 1500 che presenta due ingressi: quello principale in via Baylle, ed uno secondario che immette in largo Carlo Felice. Cagliari-160 Il Quartiere Marina, un tempo destinato ad ospitare magazzini e dimore di chi lavoravano presso il porto di Cagliari, oggi non è solo è il biglietto da visita della città, ma anche il luogo ideale dove trascorrere una serata in uno dei tanti ristoranti, tra i profumi ed i sapori tipici della cucina cagliaritana. Cagliari-46 Dopo esser andati alla scoperta dei quattro quartieri storici di Cagliari un itinerario non può non comprendere il Castello di San Michele e il Poetto.

     9) Il Castello di San Michele 

Diversamente da quello che si potrebbe pensare il Castello di San Michele (in sardo Santu Miali) non sorge nel quartiere Castello, ma bensì nel quartiere di is Mirrionis, sull’omonimo colle, situato alla periferia della città. Considerata la distanza dal centro, consiglio di raggiungerlo in autobus, prendendo il 5-Ze (cinquina Parco San Michele) e scendere al capolinea. Il Castello è situato all’interno di un grande parco, all’interno del quale vi è anche un bar con una splendida vista panoramica. Dalla fermata dell’autobus è, infatti, necessario percorrere in salita un viale asfaltato, ben tenuto, dopo la prima curva ci si ritrova in atmosfera di silenzio e relax circondati da alberi e prati curati. Cagliari-52 Cagliari-64 Cagliari-63 Cagliari-53 In una giornata di sole si può godere di una vista mozzafiato che si allarga a 360 gradi su tutta Cagliari, le fortificazioni del quartiere Castello, il porto, il Poetto, la Sella del Diavolo, la laguna di Santa Gilla. Cagliari-56 Cagliari-54 Cagliari-60 Il Castello di San Michele, interamente realizzato in calcare delle cave di Bonaria, si presenta con tre torri angolari a pianta quadrata, raccordate da mura in parte diroccate, tutto attorno vi è un alto fossato. Cagliari-57 Tra il Trecento e il Cinquecento il castello fu sotto il dominio di una delle famiglie aristocratiche più importanti della Sardegna: i Carroz, provenienti da Valencia. In seguito, fu abbandonato, utilizzato, poi, come lazzaretto durante l’epidemia di peste, della seconda metà del XVII secolo, prima di essere nuovamente fortificato in occasione degli attacchi francesi del Seicento e del Settecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu usato, anche, come stazione radio, e solo dopo un lungo restauro è diventata la location perfetta per mostre d’arte. Oggi gli interni del castello di San Michele, aperti al pubblico nel 2001, appaiono piuttosto spogli, senza mobilio quadri da ammirare come ci si potrebbe aspettare di trovare in un castello, vi sono però numerosi pannelli illustrativi che permettono di conoscere la sua storia. Cagliari-59 Cagliari-58 Cagliari-61 Una curiosità: le vicende legate alla conquista aragonese della Sardegna sono narrate nel best seller “La Cattedrale del mare” dello scrittore spagnolo Idelfonso Falcones. Cagliari-176

       10) Il Poetto

Il Poetto (Poetu in sardo) è la principale spiaggia di Cagliari che si estende, per circa otto chilometri, dalla Sella del Diavolo, il promontorio al litorale di Quartu Sant’Elena. Cagliari-Poetto-5 Secondo una leggenda, il nome Sella del Diavolo deriverebbe da una storia di derivazione biblica ed in particolare dalla battaglia che si sarebbe consumata tra le forze del bene e quelle del male. Si narra che la bellezza del Golfo di Cagliari affascinò a tal punto Lucifero e i diavoli che vollero impadronirsene, per impedirlo Dio inviò l’arcangelo Michele, al comando dell’esercito di angeli celesti, con il compito di scacciare Lucifero e i suoi seguaci. La battaglia fu combattuta nei cieli del golfo di Cagliari, Lucifero venne sconfitto e ciò diede luogo a due diverse spiegazioni: secondo la prima, Lucifero fu disarcionato dal suo cavallo, la sua sella cadde nelle acque del golfo e pietrificandosi diede origine al promontorio; secondo l’altra, durante il combattimento Lucifero cadde sul promontorio conferendogli la caratteristica forma. Sella-del-Diavolo-Poetto-Cagliari La spiaggia del Poetto, il cui nome deriverebbe dallo spagnolo “Puerto”, ad indicare l’approdo sicuro della baia, termine in seguito italianizzato dai piemontesi, si presenta come un’immensa distesa di spiaggia fine bianco/grigio, ed un’acqua cristallina di colore azzurro, con un fondale bassissimo fino a parecchi metri dalla riva. Il Poetto è una delle più grandi spiagge cittadine d’Europa, chiamata, anche, Spiaggia dei centomila per l’ enorme capienza dell’arenile. Cagliari-Poetto-12 Cagliari-Poetto-3 Cagliari-Poetto-7 Fino agli inizi del 1900 la spiaggia del Poetto era conosciuta soprattutto per l’estrazione del sale. Fu solo con la costruzione del primo stabilimento balneare che la spiaggia iniziò ad essere frequentata ed amata dai cagliaritani. Cagliari-Poetto-2 Oggi grazie anche alla magnifica pista pedonale e ciclabile che costeggia tutta la spiaggia è il luogo preferito dai cagliaritani e turisti dove rifugiarsi per trascorrere qualche ora in totale relax. Vi sono, poi, tanti piccoli “chioschetti” che si affacciano direttamente sul mare dove gustare le specialità cagliaritane, assistere a spettacoli di musica dal vivo, sorseggiando drink deliziosi. Il Poetto è una tappa obbligatoria per chi visita Cagliari, in qualsiasi stagione dell’anno, non solo d’estate, ma durante tutto l’anno, anche solo prendere per un caffè o un aperitivo, cullati dalla brezza marina. Cagliari-Poetto-4 Cagliari-Poetto-10 Camminando lungo la spiaggia del Poetto si scorge, poi, un singolare edificio, la Torre Spagnola, una torre di avvistamento risalente al XVI secolo, edificata dagli spagnoli come parte del sistema difensivo della costa, allo scopo di proteggere l’Isola da incursioni ed attacchi provenienti dal mare. Cagliari-Poetto-Torre-Spagnola Alta quasi otto metri e con un diametro alla base di circa sei metri, grazie ai numerosi restauri effettuati, si presenta in buone condizioni. Cagliari-Poetto-Torre-Spagnola-2 Alle spalle della spiaggia del Poetto si trova il Parco Naturale Molentargius (il nome del parco deriva da “molenti” parola che, in sardo, indica l’asino, utilizzato in passato per trainare le chiatte cariche del sale raccolto nelle saline. Coloro che guidavano gli asini erano chiamati “molentargius”, da qui il nome dello stagno dei “molentargius”) un’ampia oasi naturalistica, a pochi passi dalla città, formata da stagni d’acqua dolce e salata.  Il Poetto e il Molentargius sono strettamente legati dalla millenaria attività di estrazione del sale. Oggi il Parco è diventato il più importante sito nel bacino del Mediterraneo per la nidificazione del fenicottero rosa (phoenicopterus roseus) conosciuto anche con il nome di fenicottero maggiore. Visto che l’accesso al Parco di Molentargius è gratuito, è uno dei luoghi scelto da molti cagliaritani per passeggiare, correre o andare in bicicletta nei percorsi pedonali o sulle piste ciclabili e dove ammirare i fenicotteri in libertà. Il luogo migliore per salutare Cagliari, una città capace di sorprendere chiunque decida di dedicarle del tempo per andare alla scoperta dei suoi luoghi più belli. Cagliari-155 Continuate a seguirmi nei miei viaggi anche su Facebook e su Instagram, vi aspetto!

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