Una Firenze insolita: l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella

Uno dei luoghi più belli di Firenze, ancora sconosciuto ai più, solitamente fuori dagli itinerari turistici, è l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, situata in via della Scala 16.

Il suo nome, infatti, deriva dal fatto che nacque come spezieria del convento di Santa Maria Novella. E’ conosciuta anche con il nome di Farmacia di Santa Maria Novella o Antica Spezieria di Santa Maria Novella. Oggi è ritenuta la farmacia storica più antica di tutta Europa, essendo attiva, senza interruzione di continuità, da oltre 4 secoli, inoltre, è uno degli esercizi commerciali più antichi in assoluto. Un vero e proprio gioiello, ad ingresso gratuito, a due passi dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-13

La storia della Farmacia di Santa Maria Novella ebbe inizio nel 1221, quando i frati domenicani, arrivati in città da Bologna, ottennero in concessione una piccola chiesetta, in aperta campagna, fuori dalle mura di Firenze, Santa Maria inter vienas, (l’antico nome dell’attuale Chiesa di Santa Maria Novella) dove la coltura principale era quella della vite. Qui i frati iniziarono a coltivare le erbe per produrre medicinali per il loro convento. La farmacia, col passare del tempo, cominciò a lavorare per conto delle grandi famiglie dell’epoca, dagli Acciaioli ai Medici.

La fondazione ufficiale dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella risale al 1612, anno in cui, sotto la direzione di Fra Angiolo Marchissi, fu aperta al pubblico, e assunse il titolo di Fonderia di Sua Altezza Reale conferitogli dal granduca Ferdinando II de’ Medici. La sua fama si diffuse in tutta Europa a tal punto che nel XVIII secolo i suoi prodotti venivano esportati fino nelle Indie e in Cina.

Sotto la guida di Fra Damiano Beni, uno dei più conosciuti direttori dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, raggiunse il suo massimo splendore. Nel 1866, in seguito alle confische dei beni della chiesa, i frati domenicani lasciarono il controllo della Farmacia al Comune di Firenze.

Il Comune concedette l’immobile, in affitto, a Cesare Augusto Stefani, nipote di Fra Damiano Beni, l’ultimo direttore dell’Officina.

Oggi sebbene non sia più una farmacia, ma un’erboristeria – profumeria, i suoi prodotti vengono preparati ancora secondo le ricette tradizionali dei frati domenicani.

La Farmacia è stata gestita dagli eredi di Stefani, fino al 2020, anno in cui è stata ceduta ad una società con sede a Milano, guidata dalla famiglia Pesenti, rompendo, così, una storia che ha legato per oltre 4 secoli l’Officina con la città di Firenze.

Cosa vedere nella Farmacia di Santa Maria Novella

Visitare l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella significa fare un viaggio olfattivo nel tempo, appena varchi il suo portone ti ritrovi in una galleria, dal sapore classico, pochi passi ed ecco le due esedre che si aprono lateralmente lungo la galleria, nelle quali sono collocate le statue in marmo di Igea (la dea della salute) e Galeno (il dio della medicina).

Il soffitto della galleria è decorato da un bellissimo allestimento di fiori, hai la sensazione di camminare sotto un cielo trapunto di fiori, che ti conduce all’ingresso vero e proprio dell’Officina: un ambiente raffinato con volte affrescate e arredi originali in stile barocco.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-33

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-34

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-12

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-32

Un piccolo atrio, in stile neogotico, con decorazioni prevalentemente blu e oro, dà accesso alla grande Sala di vendita, che in origine era una delle cappelle del convento, dedicata a San Niccolò di Bari. Secondo la tradizione la cappella fu un dono di riconoscenza del potente mercante Dardano Acciaioli ai frati domenicani, il quale ammalatosi gravemente, riuscì a guarire, grazie agli estratti, preparati dai frati domenicani di Santa Maria Novella, in particolare ad un’uva detta “ursina” o “lugliola” . 

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-31

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-30

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-38

Nella Sala di vendita alzando lo sguardo è possibile ammirare la bellissima volta gotica, decorata da affreschi di Paolino Sartino che rappresentano i quattro continenti, a simboleggiare la fama della Farmacia e dei suoi prodotti nel mondo. L’arredo è composto da mobilio in legno di noce, neogotici, nei quali sono esposti i prodotti dell’officina. 

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-10

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-8

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-9

Nel 1700 la cappella subì le maggiori trasformazioni. I frati fecero aprire l’ingresso da via della Scala ed adibirono la cappella a magazzino. Nel 1848, in seguito alla sempre più crescente notorietà della farmacia fu resa necessaria una grande ristrutturazione che prevedesse un idoneo salone per accogliere i clienti. Tutti i lavori furono voluti da Fra’ Damiano Beni, uno dei più importanti direttori della farmacia. Il locale venne diviso in due ambienti: sala di vendita e magazzino. 

Nella sala di vendita ancora oggi viene custodito gelosamente l’Aceto dei sette ladri o Aceto aromatico, una preparazione utilizzata nel 1300. La leggenda narra che fosse impiegata da sette ladri, ognuno dei quali conosceva un componente e ne ignorava gli altri sei, che permetteva loro di saccheggiare i cadaveri degli appestati senza essere contagiati.

Quella che era la sacrestia della Cappella di San Niccolò, nel 1612, fu trasformata in magazzino ed in essa venivano conservati i prodotti acquosi della distillazione delle erbe e delle rose, chiamati “acque” e proprio per questo era chiamata “la stanza delle acque”. 

Le pareti della sacrestia sono completamente adornate con affreschi raffiguranti la “Passione di Cristo”, probabilmente opera di Mariotto di Nardo ed ospita antichi libri dell’Officina.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-39

Attorno alla Sala delle vendite si aprono la Sala verde e l’Antica Spezieria, caratterizzate da soffitti ricchi di stucchi, fregi e cornici dorate. La Sala verde, prospiciente al giardino, un tempo ospitava le stufe a piramide per la distillazione.

Nel Settecento la Sala verde divenne la sala di ricevimento per gli ospiti illustri nella quale venivano servite loro le specialità della farmacia come la cioccolata, la China (una preparazione a base di estratti alcolici di corteccia di China calisaia, originariamente utilizzata, tra fine Settecento e metà Ottocento, come farmaco nella lotta alla malaria) o l’alkermes, un liquore di colore rosso brillante, dal sapore speziato-aromatico, molto apprezzato dalla famiglia Medici, a tal punto che in Francia era chiamato “liquore dei Medici”.

Il nome di questo liquore deriva dall’arabo qrmiz che vuol dire “colore scarlatto”, termine con il quale gli arabi chiamavano il corpo essiccato di una particolare cocciniglia che vive sulla Quercus coccifera. Il liquore viene ottenuto dall’essiccazione dei corpo degli insetti di sesso femminile, chiamati chermese, i quali ridotti in polvere forniscono la sostanza rossa fortemente colorante usata nella realizzazione del liquore.

Alle pareti della Sala Verde, oggi, si possono ammirare gli elementi della storia dell’Officina, dagli stemmi e simboli dei frati domenicani, alle effigi dei Santi dell’ordine, fino ai busti ed ai ritratti di tutti i direttori della Farmacia di Santa Maria Novella dal 1612.

L’Antica Spezieria, oggi Erboristeria, fu la sala riservata, dal 1612 al 1848, alla vendita dei prodotti realizzati dei frati domenicani.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-23

All’interno dell’Officina Profumo-Farmaceutica, in quelli che un tempo erano i laboratori di produzione, è stato allestito un piccolo museo, che ospita, in particolare, le macchine utilizzate dai frati per produrre balsami, profumi e medicamenti.

E’ possibile, anche, ammirare alcuni oggetti impiegati in epoche passate come vasi, antiche ceramiche, oggetti di rame e di bronzo. Il percorso museale vuole non solo ripercorre tutta la storia della Farmacia di Santa Maria Novella, ma anche dare luce alle macchine utilizzate un tempo per le lavorazioni, ai vetri, alle antiche ceramiche.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-36

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-5

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-3

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-19

Tra tanta bellezza la parte più scenografica della Farmacia Santa Maria Novella è sicuramente l’allestimento floreale della galleria d’ingresso. In questo periodo è dedicata alla nuova fragranza prodotta dall’ Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella: l’iris, distribuito in Europa, Corea del Sud e Stati Uniti a partire dal 25 maggio 2022.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-35

Vieni accolto da un soffitto trapuntato di iris dall’inconfondibile colore viola, il suo inconfondibile profumo ti inebria.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-11

L’iris italiano è, infatti, l’ingrediente principale della nuova composizione, insieme al muschio e all’ambra grigia.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-15

L’iris, comunemente chiamato giglio o giaggiolo, è anche l’emblema di Firenze, il fiore simbolo della città da oltre 1.000 anni, conosciuto fino ai confini del mondo antico. I suoi petali vellulati rappresentano il carattere della città di Firenze: un fiore all’apparenza delicato, che in realtà, è una pianta perenne, in grado di sopportare sia le basse temperature invernali, sia il clima torrido estivo. Un fiore forte e indipendente, in grado di rigenerarsi e tornare a nuova vita, che rappresenta al meglio l’anima dei fiorentini: coriacei e fieri.

L’iris è un fiore prezioso perché dalla sua radice, chiamata rizoma, si estraggono non solo le essenze per i profumi, ma anche quelle per la realizzazione dei liquori come il Martini e Bacardi.

L’iris è un fiore comune, cresce spontaneamente nella valle dell’Arno e nelle colline intorno a Firenze. Se si passeggia, in primavera, per la campagna fiorentina o del Chianti ci si accorge che l’iris viola è praticamente ovunque, dai campi ai giardini delle case private.

Visitare l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella significa percorrere un viaggio nei profumi, tra oggetti antichi, utilizzati per produrli secondo tradizione.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-17

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-16

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-37

Si cammina in ambienti bellissimi, dove si respira la bellezza, inondati da fragranze, tutte assolutamente naturali, un mix perfetto, per nulla dissonanti tra di loro.

Un luogo affascinante e senza tempo dove non solo puoi fare un viaggio nella storia dell’azienda, ma anche testare e provare i profumi e i prodotti creati secondo le antiche ricette. Un luogo estremamente curato, con personale altamente professionale che giustifica i prezzi piuttosto elevati dei prodotti.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-26

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-25

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-24

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-7

L’Officina, oggi, produce oltre seicento prodotti differenti, dedicati alla cura della persona, oltre a profumi di vario genere, si possono trovare anche prodotti per la casa, tra cui diffusori, pot pourri e candele profumate.

I prodotti della Farmacia Santa Maria Novella possono essere acquistati oltre che presso la sede di Via della Scala n. 16 a Firenze, in oltre 300 punti vendita collocati fra Europa, Stati Uniti e Asia, oppure on line sul sito ufficiale.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-28

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-27

Una curiosità negli anni alcuni profumi sono rimasti nella storia come l'”Acqua della Regina” la fragranza più antica, ancora oggi venduta, un bouquet fresco ed agrumato, prodotta ancora secondo la formula studiata nel rinascimento per Caterina de’ Medici, la quale quando andò in sposa a Enrico II e fu incoronata Regina di Francia, portò con sé questa acqua profumata, contribuendo così alla fama della Farmacia. Un altro profumo rimasto nella storia fu quello creato solo ed esclusivamente per la Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, in occasione del suo cinquantesimo compleanno.

Presso l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella è possibile trovare le fragranze più tradizionali, ma anche quelle più moderne, oltre ad altre preparazioni antiche come l’Aceto Aromatico o dei Sette Ladri, da annusare in caso di svenimento o l’Acqua di Santa Maria Novella, una particolare miscela di principi essenziali di piante aromatiche quali menta e cannella di Ceylon, conosciute per le loro proprietà benefiche e rinfrescanti, che può essere assunto diluendo un cucchiaio di caffè in mezzo bicchiere d’acqua.

Visitare l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella significa scoprire una Firenze insolita e vivere un’esperienza sensoriale unica nel suo genere: tra mobili in legno, pavimenti in marmo, volte affrescate, lampadari preziosi, ampolle e anfore, si respira la bellezza, inebriati da un mix di profumi.

Farmacia-Santa-Maria-Novella-Firenze-29

Continuate a seguirmi nei miei viaggi anche su Facebook e su Instagram, vi aspetto!

Rispondi