Cosa vedere a Portofino in un giorno

Portofino rappresenta una delle più famose località turistiche non solo della Riviera Ligure di Levante di cui fanno parte anche le Cinque Terre e Portovenere, ma italiane. Esclusivissima, Portofino sembra nata con il superlativo nel suo DNA e la sua fama è incentrata sul binomio lusso-mondanità.
Questo piccolo borgo ligure è spesso descritto come un borgo chic, caratterizzato da ville faraoniche e al cui porticciolo vengono ormeggiati yacht da sogno, ma questa è solo una delle sue faccia. Un borgo che con il suo fascino senza tempo, ha saputo stregare tanti attori e personaggi famosi, dal duca di Windsor Edoardo a Winston Churchill, da Ernest Hemingway a Clarke Gable, fino a Rita Hayworth. Tutti rapiti dalla sua bellezza, dalle case pittoresche, dagli stretti carruggi, dal mare color turchese e dalle verdi colline che circondano questo piccolo borgo, un tempo villaggio di pescatori, conosciuto in epoca romana con il nome di Portus Delphini: portus (porto) e delphin, -inis (delfino): “il porto del Delfino” (o dei Delfini). Non nego di esser stata indecisa fino all’ultimo se recarmi o meno a Portofino, temevo che oramai Portofino avesse perso quella sua autenticità e fosse solo un luogo dove l’apparire è più importante dell’essere, che fosse un luogo caratterizzato solo da eleganti boutique e lusso. La mia scelta di recarmi in bassa stagione è stata anche dettata dal fatto di poter camminare tranquillamente senza la ressa di turisti, per ricercare quell’atmosfera che nel corso degli anni ha stregato tante persone: dove arte, storia e natura sono in perfetta armonia.

Via Roma

Percorro la via principale di Portofino, Via Roma, che in discesa conduce verso il piccolo porto, passeggiando tra case color pastello che si alternano ad eleganti boutique.

Al termine di Via Roma si apre il portale in ardesia del trecentesco Oratorio di Santa Maria Assunta uno splendido esempio di stile gotico che spicca sul panorama delle montagne circostanti.

Portofino-114 Via Roma è sicuramente la via più frequentata e ricca di negozi e ristoranti di Portofino. Portofino-1 Portofino-3

La Piazzetta

Pochi passi ed ecco dinnanzi la celeberrima piazzetta di Portofino: Piazza Martiri dell’Olivetta, simbolo di Portofino, racchiusa tra casette colorate ed il porticciolo dove, soprattutto d’estate, sono ormeggiati yacht da favola. Sotto i portici della piazzetta si affacciano ristorantini, locali, oltre ai negozi più chic di Portofino, ma anche una galleria d’arte.
Portofino-18 Osservando le case di Portofino balza subito all’occhio che non solo sono addossate le une alle altre, ma che presentano anche diverse altezze, questo è legato al fatto che ognuno costruiva la propria casa al confine l’una dell’altra, senza nessuna distanza, ma con le scale di accesso indipendenti, ogni tanto, poi, in base alle esigenze familiari, di spazio e di disponibilità economica, venivano rialzate. Passeggiare in questa piccola piazzetta affacciata sulle acque di un mare turchese e circondati dalle case color pastello, significa passeggiare nella storia di chi ha fatto la storia di Portofino. Portofino-65 Tra i ristoranti simbolo della piazzetta vi è lo storico ristorante Puny, nato negli Anni Cinquanta del secolo scorso, con i suoi tavolini con le caratteristiche tovaglie giallo spento, gli arredi dal gusto retrò, che sembrano farti fare un salto nel tempo, dove sebbene i prezzi non siano modici è possibile gustare in un’atmosfera magica dei deliziosi antipasti di mare oppure delle trofie (una pasta tipica della cucina ligure a base di farina di grano duro che ha il caratteristico aspetto di un gnocchetto arricciato dalla forma allungata) al pesto con fagiolini e patate. Una curiosità: il nome della piazzetta deriva da un tragico evento, l’eccidio di 22 partigiani da parte dei nazisti presso il Castello Brown nel 1944. La Piazzetta è anche il posto perfetto, soprattutto in bassa stagione, per sedersi su una delle panchine e rilassarsi, ammirando le onde che si infrangono a riva e sullo sfondo il Castello Brown. Portofino-107 Dalla piazzetta si accede al romantico ed esclusivo porto di Portofino, forse uno dei più celebri al mondo, dove, un tempo, i marinai si riuniscono ed ormeggiano le loro barche. D’estate qui sono attraccati lussuosi yacht, in particolare Marina di Portofino, ha in concessione, gli unici due spazi per il transito delle imbarcazioni del piccolo porticciolo ligure: il primo tratto, più vicino alla piazzetta, è in grado di accogliere 6/7 superyacht fino a 60 metri, mentre il secondo, oltre il benzinaio, è attrezzato con 8 ormeggi per imbarcazioni inferiori ai 18 metri.
Dalla Piazzetta è possibile iniziare per esplorare gli stretti carruggi (le tipiche e strette stradine dei borghi liguri), alla scoperta degli scorci più suggestivi e dei più importanti edifici del centro storico, come la Chiesa di San Martino. Portofino-12 Portofino-17

Chiesa del divino Martino

Dalla piazzetta prendendo la scalinata sulla destra che si inerpica sui monte, si giunge alla Chiesa del Divino Martino, situata nella parte più antica del centro storico di Portofino. La chiesa che domina il borgo, edificata in onore di San Martino di Tours, nel dodicesimo secolo, in stile romanico lombardo, ma subì diversi rimaneggiamenti nel corso del XIX. Portofino-14 La facciata esterna appare semplice a righe orizzontali grigie e gialle, con un rosone al centro e la torre campanaria, mentre l’interno merita sicuramente una visita. Dopo avere salito la lunga scalinata che conduce all’ingresso della chiesa vi accoglierà un tripudio di decori e affreschi, al suo interno sono, inoltre, conservate diverse opere come un gruppo ligneo dello scultore genovese Anton Maria Maragliano o la tela della Madonna del Rosario.

Chiesa di San Giorgio

Ritornando in piazzetta risalendo una stradina pedonale che parte dal lato sinistro giungo alla Chiesa di San Giorgio. Portofino-21 Situata in un punto panoramico perché leggermente rialzato rispetto al piccolo borgo marinaro e consente di godere di una vista mozzafiato. Portofino-25 La piccola chiesa fu eretta nel 1154 in stile romanico, anche se alcuni scavi hanno portato alla luce una cappella risalente all’epoca longobarda, quindi si presume che la sua origine sia più antica. L’edificio ha subito numerosi restauri a seguito dei bombardamenti. Nonostante moltissime delle opere un tempo ospitate sono andate perdute, all’interno sono conservati alcuni dipinti pregevoli, oltre alle reliquie di San Giorgio, patrono di Portofino, che furono portate dai marinai locali, al ritorno dalle Crociate. Portofino, infatti, intorno all’Anno 1000 mise a disposizione della Repubblica di Genova esperti marinai per le galere che si recavano in Terrasanta. La vista dal piazzale antistante la chiesa è davvero mozzafiato. Portofino-98 Da qui si può proseguire sul promontorio e dopo una passeggiata di 10 minuti si giunge al celebre Castello Brown, circondato da un magnifico giardino. Portofino-27 Ammetto che a quel punto ero indecisa se proseguire o meno, da quando avevo messo piede a Portofino per quanto fossi circondata dalla bellezza del borgo di questo piccolo borgo, con le casette colorate disposte a semicerchio, sulla piazzetta, alle spalle una lussureggiante vegetazione mediterranea, il luogo non riusciva a trasmettermi nulla. Temevo oramai che Portofino avesse perso la sua autenticità, e la sua essenza avesse lasciato spazio solo all’apparenza, fatta solo di grandi ville e lusso. Decido, comunque, di dargli una possibilità e scelta non fu migliore, man mano che mi incamminavo lungo il promontorio, che conduce al Castello Brown, era come se l’altezza non solo cambiasse il mio punto di vista, ma anche le sensazioni che Portofino riusciva a trasmettere. Portofino-26 Portofino-23 Portofino-22 Portofino-95

Castello Brown

Il Castello Brown, circondato da uno scenografico giardino mediterraneo ricco pergolati, venne costruito intono al X secolo sui resti di una torre romana, nel corso del tempo, fu poi, al centro di numerose contese per la sua posizione strategica. La struttura che si può ammirare attualmente risale al 1400, quando il castello durante la Repubblica di Genova venne destinato a usi militari per la protezione del centro storico di Portofino. Alla fine del 1800, a seguito dell’Unità d’Italia, divenne residenza privata, venne, infatti, acquistato dal console inglese a Roma, Sir Brown, che fece importanti interventi di ristrutturazione, trasformandolo da fortezza militare in esclusiva abitazione, diventando, così, una delle più famose del mondo, arricchita da un rigoglioso giardino. L’edificio dal 1961 è di proprietà del comune di Portofino, ma nonostante ciò viene ancora chiamato Brown, in ricordo del console inglese che lo acquistò. Portofino-28 Al suo interno vi sono conservati mobili e arredi d’epoca originali, una scala con la caratteristica copertura medioevale in legno a cassettoni, nonché un’esposizione fotografica dei personaggi famosi che hanno visitato Portofino. (Il biglietto d’ingresso al castello e parco costa €5,00). Portofino-30 Nelle numerose sale interne sono esposti dipinti di grande interesse artistico. Portofino-31 Nella prima sala vi sono alcuni mobili originali, finestre in stile gotico con una splendida vista sul Golfo del Tigullio. Portofino-44 Da qui si accede alla terrazza dove un tempo erano alloggiate le artiglierie, e da dove il panorama che si ammira è a di poco strepitoso, non a caso è uno dei migliori punti panoramici di tutta Portofino. (Attualmente la terrazza viene utilizzata anche per cerimonie private ed eventi). Portofino-100 Qui, seduti su una delle panchine presenti all’interno del Castello, il tempo sembra fermarsi interrotto solo dal rumore del vento che muove le fronde degli alberi. Portofino-73 Su questo terrazzo panoramico, mi rendo conto della bellezza di Portofino che, oggi come allora, continua ad ammaliare così tante persone: la vista a 360 gradi sulle zone costiere sottostanti è qualcosa di unico. Portofino-77 E’ veramente un luogo incantato: il mare turchese che incornicia la piazzetta, le macchie di lecci che ricoprono le colline in lontananza, i colori della natura, i profumi del Mediterraneo sono gli elementi che rendono Portofino unico al mondo. Portofino-84 Portofino-82 Un consiglio concedetevi una pausa presso il bar presente all’interno del Castello per assaggiare un cappuccino accompagnato dalla tipica focaccia ligure (classica e al timo), lo so l’abbinamento può sembrare azzardato, ma non ve ne pentirete. Portofino-86 Ritornando all’interno è possibile salire al primo piano percorrendo una scala decorata da laggioni, le maioliche decorate in rilievo usate per rivestire pavimenti e pareti, molto comuni in Liguria. Portofino-43 Nel vano scale è possibile ammirare una copertura medievale lignea a cassettoni dipinte con immagini di santi, martiri e regnanti. Portofino-32 Al primo piano vi sono diverse sale a tema, quelle che colpiscono maggiormente sono sicurante la Sala “Dolcevita” alle cui pareti vi sono fotografie d’epoca di tutti i personaggi che hanno visitato Portofino: da Hedy Lamarr, attrice statunitense che oltre ai successi cinematografici, collaborò anche con l’esercito nordamericano durante la Seconda guerra mondiale e inventò un sistema precursore del wifi, da Juan Carlos di Spagna a Walt Disney, da Stanlio e Ollio a tantissimi attori italiani. Portofino-35 Portofino-47
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Lady Lamare
In un’altra stanza si trova, incorniciato nella mobilia originale, un plastico in miniatura di Portofino, che ti permette di ammirare in solo colpo d’occhio tutta la bellezza di questo borgo incastonato tra la vegetazione mediterranea e le acque cristalline del Mar Ligure. Portofino-61 Un’altra delle sale presenta una copertura con volta a crociera e vi è posizionata una bella stufa in maiolica. Portofino-34 La stanza dei cetacei nasce dalla collaborazione tra il comune di Portofino, l’ente del parco della riserva di Portofino e l’acquario di Genova. Nella stanza circolare è, invece, possibile ripercorrere un po’ la storia locale tra cui la visita, a Portofino, dell’ultimo kaiser tedesco Guglielmo II. Salendo, poi, sulla torre si può ammirare la mostra multimediale “Ieri, Oggi, Domani”, dove tra immagini, musiche e colori viene spiegata la storia di Portofino. Portofino-41 E’ davvero suggestivo ritrovarsi a salire le strette scale della torre, accompagnati dalla voce di Andrea Bocelli sulle note di “Love In Portofino”, un classico della musica italiana, scritta nel 1958 da Leo Chiosso e Fred Buscaglione. Il brano, interpretato inizialmente da Buscaglione, venne poi ripreso, sempre, nel 1958 da Johnny Dorelli, con molto più successo, grazie all’idea di un’interpretazione più sentimentale dell’originale. Questa canzone ha consacrato definitivamente Portofino regina della dolce vita e negli ultimi anni è tornata in auge grazie all’interpretazione di Andrea Bocelli. Al Castello Brown è anche legato anche il nome della Baronessa Jeannie Watt, vedova del Barone Mumm, di nazionalità tedesca appartenente alla famiglia che fondò la ditta dello Champagne Mumm, che scelse Portofino, come proprio rifugio. Portofino-37 Dopo la morte del barone Alfonso, nel 1925, la baronessa, infatti, si ritirò a vita privata, proprio qui a Portofino, secondo una leggenda diffusa tra i pescatori e le merlettaie di Portofino si racconta che la baronessa diede ordine di gettare in mare tutte le casse di Champagne che ancora erano nel Castello. A lei si deve la salvezza di Portofino, senza il suo intervento con molta probabilità il borgo oggi non esisterebbe. Nella notte del 23 aprile, festa di San Giorgio, del 1945 in una Portofino occupata e minata dai tedeschi affrontò il tenente Reimers, incaricato di far saltare nel corso dell’ Operazione Sunrise l’intera penisola di Portofino (la cui storia è raccontata anche nel un libro scritto da Marco Delpino), il cui nome era finito nella “lista nera” dei siti italiani da distruggere proprio perché considerato da Hitler l’ultimo luogo di vacanza felice di Eva Braun. Grazie alla sua intercessione il giorno dopo i nazisti abbandonarono Portofino e il borgo fu salvo. Portofino-63 Dal Castello Brown ridiscendendo verso la piazzetta, ma a differenza dell’andata, decido di attraverso il parco del Castello che conduce fino alla fine del Molo di Portofino. Portofino-93 Una piacevole passeggiata lungo un sentiero a tratti tortuoso, totalmente immersi nella natura. Portofino-52 Portofino-53 Portofino-97 Portofino-54 Portofino-72 Portofino-70

Museo del Parco

Ed è proprio qui nei pressi del molo che si trova il Museo del Parco ovvero il Centro Internazionale di Scultura all’Aperto nato nei primi anni ’80 del secolo scorso che espone le sculture di una cinquantina di artisti contemporanei, a partire dal primo Novecento quali, ad esempio, Arnaldo Pomodoro, Giacomo Costa, Francesco Messina e Anna Chromy. Portofino-116 Il museo merita una visita non solo per le sculture presenti, ma anche perché si sviluppa su un magnifico giardino su differenti terrazzamenti, di circa tre ettari affacciato direttamente sul mare, con una vista scenografica sul molo di Portofino. Il giardino fu costruito con pazienza agli inizi del 1900 dal Barone Mumm, che oltre a dedicarsi ai suoi vigneti aveva creato, favorito dal microclima di Portofino, una collezione di rare piante provenienti da ogni parte del mondo. Tra le sculture che incuriosiscono di più vi è il Rinoceronte, opera di Stefano Bombardieri: imbragato e appeso, situato proprio di fronte a dove attraccano gli yacht. Portofino-56 Ogni anno il museo si arricchisce con nuove acquisizioni, è, quindi, uno spazio culturale in continua evoluzione. La luce sta lasciando il posto al buio decido così di incamminarmi nuovamente verso Via Roma dove prenderò l’autobus che mi condurrà alla stazione di Santa Maria Ligure, non prima di fermarmi ancora qualche minuto ad ammirare Portofino e la sua bellezza, in fondo non bisogna mai fermarsi alla prima apparenza ma concedere una seconda occasione per cogliere l’anima di un luogo. Portofino-69 Portofino-59 Portofino-115 Continuate a seguirmi nei miei viaggi anche su Facebook e su Instagram, vi aspetto!

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