Una giornata a San Gimignano: alla scoperta della Manhattan del Medioevo

Un borgo, arroccato su un colle, immerso nelle colline senesi. Famoso nel mondo per le sue alte torri che svettano sul panorama e che gli hanno valso l’appellativo di “Manhattan del Medioevo”.

Un posto magico dove il tempo sembra essersi fermato.

Un luogo dove tra le sue strade si respira un’atmosfera medioevale.

Era da tanto che sognavo di recarmi in questo angolo di Toscana: San Gimignano e oggi vi porto alla sua scoperta!

Dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1990 San Gimignano è sicuramente uno dei più caratteristici e affascinanti borghi toscani.

Al borgo circondato da mura si può accedere attraverso varie porte.

Sicuramente la più bella e maestosa che merita di esser vista, quella che incontrerete se, come me avete scelto di raggiungere San Gimignano in autobus è Porta San Giovanni.

San Gimignano

Da qui inizia un’incantevole passeggiata lungo l’omonima via che conduce fino al centro.

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Nonostante la strada sia un susseguirsi di negozi di souvenir, bar e ristoranti che propongono prodotti enogastronomici tipici della zona, qui ogni cosa, dalle case, ai vicoli sembrano cristallizzati a quell’epoca in cui le battaglie si combattevano a cavallo solo con le spade e le catapulte.

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Oggi come allora la strada che continua a dividere il borgo in due parti, qui inizia il tratto urbano della Via Francigena (la via dei pellegrini che dal Nord Europa, da Canterbury, conduce fino a Roma). Anche se solo per poche decine di metri percorrerla significa avvicinarsi ad un itinerario di fede e di storia rimasto immutato nei secoli. Un cammino di ricerca e di fede pieno di fascino che da secoli i pellegrini intraprendono. Un percorso, pieno di fascino, di condivisione spirituale di ricerca interiore che parte da lontano e destinato ad arrivare lontano

San Gimignano, infatti, è strettamente legato alla Via Francigena non è solo una tappa importante, ma l’antico borgo deve gran parte della sua ricchezza economica e artistica proprio ad essa. La Via Francigena divenne prima un percorso privilegiato, successivamente un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unità culturale dell’Europa medievale.

PIAZZA DELLA CISTERNA

Percorrendo Via San Giovanni si giunge fino ad una caratteristica piazza a forma triangolare: Piazza della Cisterna.

La piazza deve il suo nome proprio alla cisterna medievale, a pianta ottagonale, posta al suo centro, sormontata da una vera di pozzo in travertino.

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Pozzo San Gimignano

La piazza posta all’incrocio tra la Via Francigena e la via che collegava Pisa a Siena, un tempo antica sede di botteghe e taverne, aveva anche la funzione di ospitare il mercato, le feste ed i tornei cittadini, oggi è una delle piazze più scenografiche e conosciute del borgo: il cuore turistico del borgo.

Incorniciata da case-torri e palazzi la piazza ha conservato intatto nel tempo il cui fascino. Qui si affacciano eleganti palazzi tra cui Palazzo Razzi, oggi sede di una banca e una tipica torre mozza del XIII secolo.
Anche se il tempo continua a minacciar pioggia la Piazza è affollata di turisti, nonostante ciò si respira un’atmosfera di serenità

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Decido di tornare sui miei passi e da Piazza della Cisterna mi dirigo nuovamente verso Via San Giovanni, per uscire così dagli itinerari di massa e fare il giro delle antiche mura fino alla casa di Santa Fina, la patrona della città.

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Imbocco una stradina che conduce a una terrazza che si apre meravigliosamente sulle colline senesi: il panorama, sulle immense distese della Val d’Orcia, a tratti completamente brulle ed incontaminate è mozzafiato.

Panorama Terrazza San Gimignano

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Panorama San Gimignano

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Lungo le antiche mura è tutto un susseguirsi di scorci deliziosi di vicoli, scalette, porte e finestre decorate con fiori colorati.

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LE TORRI DI SAN GIMIGNANO

E’ proprio grazie alle sue torri che san Gimignano conserva tutto il suo fascino architettonico di uno splendido passato. Nel periodo di massimo splendore, infatti, si potevano ammirare 72 torri almeno una per ogni famiglia benestante.

Torri San Gimignano

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Più alta era la torre, più importanti venivano considerati i signori che la abitavano. Fu così che si scatenò nei potenti di San Gimignano una vera e propria corsa alla realizzazione di torri sempre più alte creando a volte anche problemi alla stessa stabilità degli edifici.

Le torri, infatti, erano considerate un simbolo di potere soprattutto per il fatto che il processo costruttivo non era nè semplice né economico.

Le torri erano utilizzate non solo come abitazioni ma anche a scopo difensivo. Per sfuggire alle faide familiari era importante, infatti, che le case torri fossero collegate tra di esse da dei ponti.

PIAZZA DEL DUOMO

Poco distante da Piazza della Cisterna sorge Piazza del Duomo, il cuore di questo borgo, centro della vita religiosa e politica.

Sulla piazza si affacciano diversi edifici e palazzi tra cui il Palazzo Vecchio del Podestà e il Palazzo Comunale conosciuto anche come Palazzo Nuovo, tra essi spicca il Duomo, chiamato anche la Collegiata.

San Gimignano piazza del Duomo

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All’esterno presenta da una facciata semplice e disadorna, con una grande scalinata; al suo interno sono conservate pregevoli opere di grandi artisti toscani. Tra i suoi tesori, vi è l’affresco che ricopre interamente le pareti del Duomo: la vivacità e brillantezza dei colori risalenti al 14° secolo è sbalorditiva.

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PIAZZA PECORI

A sinistra del Duomo vi è una piccola piazza che ospita l’entrata alla Collegiata: Piazza Pecori. Da qui si può accedere a dei caratteristici e graziosi negozi oltre che al Museo d’Arte Sacra.

La Piazza ricorda un grande chiostro, a dire il vero la piazza è quasi nascosta, decido di entravi quando la mia attenzione è catturata da una melodia proveniente proprio da lì.

Mi imbatto, così, in un artista di strada: Simone Solazzo.

Simone Solazzo _ San  Gimignano

Quando viaggio rimango sempre colpita dagli artisti di strada, merito della persona che si sta esibendo o della folla radunata, solitamente sono una di quelle persone che si fermano ad ascoltarli.

Il più delle volte degli artisti di strada si sa poco e nulla, non si sa chi siano o da dove provengano, l’importante è ciò che riescono a comunicare in quei pochi attimi in cui ti fermi ad osservarli.

La bellezza dell’arte di strada risiede proprio in questo scambio sottile che quasi per magia viene ad instaurarsi tra l’artista e il suo pubblico.

Sono incuriosita dallo strumento che sta suonando e decido così di avvicinarmi per parlare con lui.

Simone mi racconta la sua storia, diversamente da quello che mi aspettavo, lui non è un viaggiatore dallo spirito indomito, uno di quelli che si mantengono esclusivamente con la propria arte e che sono soliti chiedere un contributo per continuare a girare il mondo, abita a poche decide di metri dalla piazza. Da qualche anno ha scelto di trasferirsi proprio a San Gimignano ed ha ottenuto dal Comune una concessione di suolo pubblico che gli permette come musicista di esibirsi in questo contesto unico e suggestivo. Quindi se andate a San Gimignano lo troverete lì.

Simone non è solo un chitarrista, ma è polistrumentista, appassionato di jazz, swing, ma anche di musiche tradizionali tzigane e dell’Est Europa.

Simone Solazzo

Ho avuto la fortuna di ammirare da vicino il particolare strumento che stava suonando e che non avevo mai visto prima, un violino speciale.
Simone mi spiega che si tratta di un violino-tromba, ovvero un violino senza la cassa armonica tradizionale ma che conserva dell’impianto del violino le chiavi, la cordiera e l’impugnatura.

Questo violino – tromba può in un certo senso esser considerato il ponte di congiunzione tra il violino classico ed il moderno violino elettrico, infatti al posto della tipica cassa di risonanza in legno viene collegato un grande diaframma in alluminio al posto, la tromba. La particolarità di questo strumento è proprio il suono che produce, un suono meno profondo di quello del violino tradizionale, un timbro più aspro, ma non per questo meno affascinante.

Resterei ore ad ascoltarlo, grazie alla musica di Simone vengo catapultata in un mondo incantato fatto di suoni e di vibrazioni, ma le prime gocce rompono l’incanto. Simone è costretto a interrompere la sua musica, ma prima d salutarci mi ricorda che posso trovare la sua musica anche in rete.

Quindi anche se non avete in programma a breve un viaggio a San Gimignano, ma come me volete esser anche rapiti dalla musica di Simone, una contaminazioni di generi provenienti dalle diverse parti del mondo potete acquistare i suoi Cd direttamente dalla sezione shop del suo sito (www.simonesolazzo.com/shop)

Non ne rimarrete delusi!

  MUSEO “San Gimignano 1300”

All’interno del Museo “San Gimignano 1300”, ad ingresso gratuito, situato in una stradina defilata da percorsi turistici più frequentati, vi è un enorme plastico in ceramica che ricostruisce in miniatura, con dovizia di ogni particolare, la San Gimignano medievale nel suo assetto del 1300, ovvero nel suo periodo di massimo splendore, quando sul borgo, punto di riferimento per la Toscana di allora, svettavano tutte le 72 torri.

MUSEO “San Gimignano 1300”

Il plastico opera di due artisti, Michelangelo e Raffaello Rubino, che per realizzarlo hanno utilizzato più di 1 tonnellata di argille delle vicine cave di Montelupo, è conservato in una grande stanza con pareti in pietra, il tutto accompagnato da suggestive musiche medioevali.

Questa opera donata dagli artisti alla città permette ai visitatori di rivivere l’atmosfera incantevole del Medioevo. All’interno del museo vi è anche un piccolo Shop dove potrete trovare riproduzioni, libri, manifesti rappresentativi del museo oltre a prodotti dell’artigianato locale e toscano.

GALLERIA GAGLIARDI

Un luogo inaspettato che non ti aspetteresti di trovare nel cuore di un antico borgo medioevale Galleria Gagliardi è una galleria di arte contemporanea con opere di generi diversi ma tutte originali e di altissima qualità. Nell’insieme riescono a creare un piccolo angolo di armoniosa bellezza.

Una tappa da non perdere, mentre passeggiate a San Gimignano.

Dove mangiare a San Gimignano: L’ARTE DEL BUON BERE E DEL BUON MANGIARE


San Gimignano non è solo un gioiello di arte e di storia, ma anche un luogo ricco di cose buone da mangiare.

Sebbene vi siano diversi ristoranti ed enoteche che propongono i prodotti tipici toscani, il mio consiglio è quello di non entrare nel primo posto che incontrate.

Una piacevole scoperta è stata l’Enoteca Gustavo dove potrete degustare i migliori prodotti della zona accompagnati da degli ottimi vini, oltre al Chianti di San Gimignano e al Chianti Classico anche la Vernaccia di San Gimignano, un pregiato vino bianco prodotto solo su questi colli.

Enoteca Gustavo San Gimignano

In questo piccolo e grazioso locale, situato in una delle vie più frequentate di San Gimignano, caratterizzato da un servizio giovane e una spettacolare accoglienza tipicamente toscana, ho trovato dei prodotti di ottima qualità, in particolare dei deliziosi panini caldi realizzati con fette di pane toscano.

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San Gimignano è uno di quei posti che nasconde delle chicche preziose da scoprire e che tutti, prima o poi, dovrebbero visitare almeno una volta nella vita.

Continuate a seguirmi nei miei viaggi anche su Instagram e su Facebook, vi aspetto!

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